CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
accompagnarlo con lo zufolo. Alcuni giorni dopo si erano già impratichiti, e andavano per le vie, fermandosi davanti alle botteghe, davanti alle porte
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
l'ora di rompere il sonno alle persone? - Scusate buona donna; mi ha guidato fino a qui una bella fiammolina azzurra. Mi ero sperduta per la campagna
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
Formica. E a un tratto sentono che qualcosa si avvolge attorno alle loro gambe e alle loro braccia, e glieli lega così stretti che una fune non avrebbe
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
! Incredulo, ficcò le mani anche lui fino in fondo alle bisacce, e le cavò fuori piene di lupini; neppur l'ombra di un ciottolo! - Tornate addietro, buon uomo
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
illuminate da una luce più bella di quella del sole, e alle pareti, tal Splendore di riflessi d'oro, di diamanti, di altre pietre preziose di ogni
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
, vestito di stoffa di seta intramata di oro, con un gran cappello ornato di piume, collare di pizzi, e pizzi alle maniche che gli coprivano le mani
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
alle falde della gonna della sua mamma, rientrava nella tasca del grembiule. La povera donna doveva tenerlo là, per evitare che i polli non lo beccassero
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
davanzale e si lascia prendere e accarezzare, e risponde alle carezze con delicati colpettini di becco sulle dita. - Ti sei finalmente deciso? Ora ti metto in
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
Principessa ne trovava su le mensole, su i tavolini, negli angoli per terra, su i cassettoni, su gli armadi, su i canapè, su le poltrone, appesi alle
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
cosa, e più non lasciava libertà ai Ministri di fare quel che a loro pareva e piaceva. Dava grandi feste, prendeva parte alle pubbliche cerimonie
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
arrampicarsi assieme coi pochi compagni destinatigli dal Re. E non tirava mai agli uccelli ordinari, alle timide bestie che gli sbucavano davanti su per
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
, in groppa, afferrato alle orecchie. L'asinello pareva impazzito; e Primpellino rideva, gli batteva i fianchi con le calcagna, gridava: - Bravo! Bravo